domenica 24 maggio 2015

GABBIANO DI FRANKLIN

Come ogni mattina prima di recarmi al lavoro passo dalla foce del parco per osservare il flusso migratorio che in questo periodo e' ancora in atto.
Stamattina (6  Maggio 2015) appena arrivato mi sono imbattuto in uno stormo di Gabbiani,tra cui c'erano diverse specie interessanti, Gabbiano corso, corallino e i soliti comuni,presenti anche Gabbiani reali mediterranei.
Subito mi e' saltato all'occhio un Gabbiano con un semi cappuccio e papille bianche molto evidenti.Non avendo con me una guida la posto su Argonauti.org, per essere sicuro che non si trattasse di un Gabbiano comune ma di qualcos'altro. Con grande stupore vengo raggiunto da una telefonata da parte di Frabrizio Zonno , che con grande emozione mi dice che si tratta di un Gabbiano di Franklin.
Immaginate l' emozione di quel momento.
Appena tornato a casa prendo la guida e con grande stupore ho la conferma e' proprio lui, Gabbiano di Franklin.
Con la mia osservazione e' la  quarta per l'Italia e la seconda per la  Puglia.









mercoledì 31 dicembre 2014

IL POLMONE VERDE DI BARI E BITONTO.....

Masseria Caggiano


''Tutti i diritti sono riservati''










Voglio chiudere questo anno senza nessuna polemica,ma ricordare a tutti soprattutto a chi ha il  dovere di gestire il Parco di non lasciarlo in mano a persone che senza nessuno scrupolo lo possano far diventare un luogo diverso, abbandonato, peggio ancora un parco gioco.Lama balice e' uno scrigno di Biodiversita' che va' tutelato e salvaguardato.Vi posto alcune foto fatte durante tutto il 2014 e Vi auguro un Buon Anno a tutti.
Usignolo di fiume

Poiana



Allodola
Codirosso comune
Corriere grosso
Falco pellegrino
Frosone
Gheppio
Martin pescatore
Gabbiano reale yuv.

Beccaccino
Gabbiano comune
Pendolino
Pettirosso
Piviere dorato
Saltimpalo
Merlo
Ballerina gialla

venerdì 7 novembre 2014

LEGGE REGIONALE 5 GIUGNO 2007, n.15 "Istituzione del parco naturale regionale 'Lama Balice’’'

Lama balice
Molte persone ignorano quanto scritto nella legge regionale n.15 del 5 giugno 2007
Legge che ha istituito il parco naturale regionale lama balice.
Di seguito riporto quanto scritto nell'articolo 2 e 3.Con questo iniziera' una serie di Post dove saranno citati tutti gli articoli della legge in oggetto.Spero che chi mi segue e chi leggera'possa commentare.
Insieme discutere le cose che sono state fatte o non fatte,e quali sono i possibili motivi di alcuni ritardi.

Art. 2 
(Finalità) 

1. Le finalità istitutive del parco naturale regionale "Lama Balice" sono le seguenti: 
a) conservare e recuperare le biocenosi, con particolare riferimento alle specie animali e vegetali e agli habitat tutelati dalla normativa regionale, statale e comunitaria, nonché i valori paesaggistici, gli equilibri ecologici, gli equilibri idraulici e idrogeologici superficiali e sotterranei; 
b) salvaguardare i valori e i beni storico-architettonici; 
c) incrementare la superficie e migliorare la funzionalità ecologica degli ambienti umidi e rupestri; 
d) recuperare e salvaguardare la funzionalità del sistema idrologico; 
e) monitorare l'inquinamento e lo stato degli indicatori biologici; 
f) promuovere la mobilità lenta e sviluppare mezzi e metodi di trasporto alternativi e a basso impatto ambientale per il collegamento con le aree urbane e industriali circostanti e con l'area aeroportuale; 
g) promuovere attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica, nonché attività ricreative sostenibili in particolare mediante l'uso degli immobili di proprietà pubblica a tali fini recuperati; 
h) promuovere e riqualificare le attività economiche compatibili con le finalità del presente articolo, al fine di migliorare la qualità della vita delle popolazioni residenti; 
i) contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini residenti nelle aree urbane circostanti. 

Art. 3 
(Norme generali di tutela del territorio 
e dell'ambiente naturale) 

1. Sull'intero territorio del parco naturale regionale "Lama Balice" sono vietate le attività e le opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati, con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat. In particolare, vige il divieto di: 
a) aprire nuove cave, miniere e discariche; 
b) esercitare l'attività venatoria; sono consentiti, previa autorizzazione del Comitato tecnico di cui all'articolo 9, gli interventi di controllo delle specie previsti dall'articolo 11, comma 4, della legge 6 dicembre 1991, n. 394 (Legge quadro sulle aree protette), ed eventuali prelievi effettuati a scopo di ricerca e di studio; 
c) alterare e modificare le condizioni di vita degli animali; 
d) raccogliere o danneggiare le specie vegetali spontanee, a eccezione degli interventi a fini scientifici e di studio preventivamente autorizzati dall'ente interessato. Sono comunque consentite le operazioni connesse alle attività agro-silvo-pastorali; 
e) asportare minerali e materiale d'interesse geologico, fatti salvi i prelievi a scopi scientifici preventivamente autorizzati dall'ente interessato; 
f) introdurre nell'ambiente naturale specie faunistiche e floristiche non autoctone; 
g) effettuare opere di movimento terra tali da modificare consistentemente la morfologia del terreno; 
h) apportare modificazioni agli equilibri ecologici, idraulici e idrogeotermici o tali da incidere sulle finalità di cui all’articolo 2; 
i) transitare con mezzi motorizzati fuori dalle strade statali, provinciali, comunali, private e vicinali gravate da servitù di pubblico passaggio, fatta eccezione per i mezzi di servizio e per le attività agro-silvo-pastorali; 
j) costruire nuove strade o parcheggi e ampliare le strade esistenti, se non in funzione delle attività agro-silvo-pastorali e delle attività di fruizione naturalistica. 

2. Fino all'approvazione del piano di cui all'articolo 12 è fatto divieto di: 
a) costruire nuovi edifici od opere all'esterno dei centri edificati, come delimitati ai sensi della legge 22 ottobre 1971, n. 865 (Programmi e coordinamento per l’edilizia residenziale pubblica). Per gravi motivi di salvaguardia ambientale il divieto è esteso anche all'area edificata compresa nel perimetro indicato; 
b) mutare la destinazione dei terreni, fatte salve le normali operazioni connesse allo svolgimento, nei terreni in coltivazione, delle attività agricole, forestali e pastorali; 
c) effettuare interventi sulle aree boscate e tagli boschivi senza l'autorizzazione dei competenti uffici dell'Assessorato regionale alle risorse agroalimentari. 

mercoledì 15 ottobre 2014

Chi ha deciso per il futuro del Parco di Lama Balice?

Quale periodo migliore scegliere per una passeggiata nel Parco se non l'autunno, l'estate e la primavera, per ammirare l'avifauna che transita per raggiungere altre mete, NordEuropa, Nord e Sud Africa. Molte specie si spostano dai loro siti di riproduzione per raggiungere i siti di svernamento dove possono trovare gli Habitat ideali per la loro sopravvivenza. Già a fine Luglio, per esempio, le Averle, piccola e capirossa, si sono fatte ammirare, e hanno stazionato per diversi giorni nel Parco prima di intraprendere il loro viaggio verso l'Africa.Come ogni anno il Falco pellegrino ha fatto la sua comparsa e a tutt'oggi è presente per farsi ammirare durante le sue picchiate sulle prede. La Poiana dopo alcuni mesi di assenza è tornata. I Voltapietre e Corrieri grossi provenienti dalla tundra artica hanno fatto la loro comparsa alla foce del Tifle, in località Fesca.Tante sono le specie avvistate, circa 140, tutte tutelate da Leggi Comunitarie: ma non adeguatamente difese nella nostra area protetta, in cui sono state autorizzate diverse lottizzazioni a ridosso del percorso, sopratutto in area comunale di Bari! A cui si sono aggiunte altre minacce!!  Ad oggi il Parco è diventato terra di nessuno: cacciatori, moto da cross, nuovi proprietari del Parco che minacciano chiunque lo attraversa. Inoltre, nonostante sia stata affidata nel 2013 la redazione del Piano Territoriale e del Regolamento per la fruizione alla Società EcoLogica, in assenza, si continuano ad attribuire incarichi e ad autorizzare attività nel Parco, ad altri professionisti e imprese: la Commissione Locale del Paesaggio ha recentemente approvato progetti di riqualificazione del Parco, ma non si dovrebbe aspettare l'approvazione del Piano da parte della Regione Puglia?  Questi ritardi sono naturali o voluti? Per favorire il proliferare di nuove attività e cantieri, che si sa in assenza di leggi ad hoc seguono altri iter amministrativi con regolamenti generali dei lavori pubblici e di urbanistica, salvo poi costituirsi parte civile in successivi contenziosi? Tutto il mondo è paese: accade oggi in Liguria come accaduto decenni fa in Irpinia e in Sicilia e sulla litoranea amalfitana...


Bigiarella

Averla piccola
Falco pellegrino
Poiana
Corriere grosso
Voltapietre e Gabbiani comuni

Averla capirossa

lunedì 14 luglio 2014

L'ACQUA,SORGENTE DI VITA.


Dopo le recenti piogge a carattere alluvionale,ancora una volta si è formato all'interno della cava Ines a ridosso di villa Framarino un laghetto.A distanza di pochi giorni diverse specie, come Anfibi,insetti e uccelli non hanno esitato ad approfittare dell'acqua presente per fare la loro comparsa.I rospi smeraldino e Rane si sono riprodotti,riempendo il laghetto di girini,se ne vedono a centinaia se non migliaia,la presenza di diverse specie di Libellule hanno fatto la loro comparsa.Gli uccelli come i Rondoni,Rondine comune e Balestrucci con i loro voli acrobatici sfiorano l'acqua per bere e per mangiare gli insetti, che con la presenza dell'acqua sono aumentati notevolmente.Non mancano le prime specie di avifauna legati ad ambienti umidi,diverse Ballerine bianche,Airone cenerino.I primi Piro Piro e Pantana provenienti dal nord Europa hanno fatto la loro comparsa, uccelli che dopo migliaia di chilometri hanno trovato un habitat ideale per la loro sosta prima di ripartire.Siamo a luglio ed e' ancora presto per molti uccelli per riprendere il viaggio della migrazione verso i quartieri di svernamento,ma già da Agosto inizieranno a muoversi dai siti di riproduzione.Lama balice ormai consolidato corridoio ecologico riveste un ruolo importante per i migratori.Nel 2011-2012 un altro evento di piena ha apportato la formazione di uno stagno e in quel periodo non pochi uccelli si sono fermati nel parco,anche per un solo giorno per poi intraprendere il viaggio verso i quartieri di riproduzione o svernamento.Uccelli di notevolissima importanza comunitaria in quanto classificati Vulnerabili,quasi minacciati di estinguersi.Elenco le diverse specie identificate in quel periodo.Moretta tabaccata,Alzavola,Marzaiola,Tuffetto,Gallinella d'acqua,Piro piro piccoli,Piro culbianco,Piro piro boscherecci,Pantana,Airone cenerini,Garzette,Cavaliere d'italia,Tarabuso,Tarabusino,in quell'anno ci fu' la presenza anche di un Lanario.(Falco biarmicus).Tutto questo oggi potrebbe ripetersi, e se vogliamo,mi rivolgo all'ente parco,Comune di Bitonto,di Bari,Provincia e Regione la rinaturalizzazione della cava,apportando le specie vegetali già presenti nel parco e fare in modo che l'acqua sia presente tutto l'anno potremmo avere un (polmone verde definito dal presidente del parco Maria Maugeri)in mezzo ad una Città come Bari.Io aggiungerei un Oasi verde ricca di Biodiversità,di storia e cultura.
 Lo spirito della Direttiva Uccelli
Gli uccelli migratori costituiscono il soggetto ispiratore primario della “Direttiva concernente la
conservazione degli uccelli selvatici” 79/409/CEE. Tra le ragioni storiche che portarono alla
stesura di quella che è stata la prima Direttiva europea in campo ambientale viene spesso citata,
in particolare, la situazione di caccia indiscriminata ai migratori in Italia.
La Direttiva costituisce uno strumento normativo della massima importanza e culturalmente
innovativo a livello non solo europeo in quanto affonda le sue radici nel concetto di
compartecipazione, su vasta scala geografica e da parte di molti Paesi diversi, delle responsabilità
di conservare le popolazioni di uccelli migratori. Utilizzando, come essi fanno nel corso delle varie
fasi del ciclo annuale, ambienti tra loro anche molto diversi e posti in regioni geografiche e persino
continenti differenti, gli uccelli migratori connettono funzionalmente tali ambienti, aree geografiche
o continenti, rendendoli in tal modo componenti di un medesimo sistema ecologico.
Nella consapevolezza di come la sopravvivenza, la demografia e quindi lo stato di conservazione
dei migratori dipendano dalle situazioni ecologiche che questi vengono ad incontrare nelle varie
fasi dei loro spostamenti lungo le rotte di migrazione (flyways), la “Direttiva Uccelli” prevede che
l’insieme dei Paesi distribuiti lungo queste rotte adotti norme mirate ad assicurare, nel loro
complesso, la sopravvivenza durevole delle popolazioni di migratori, le quali costituiscono un
esempio emblematico di un bene naturale condiviso. Livelli di speciale importanza vengono, in
tale prospettiva di flyway, assegnati ad aree che vedano la concentrazione di numeri
particolarmente elevati di migratori soprattutto ove, tra questi, siano rilevate specie caratterizzate
da situazioni demografiche critiche alle quali si assegna, per tale ragione, un elevato valore di
conservazione.
Questi siti così rilevanti per la nidificazione, la sosta e lo svernamento dei migratori costituiscono
le aree comprese nella Rete Natura 2000: un complesso di ambienti preziosi per la conservazione
dei migratori e meritevoli di azioni concertate di protezione e gestione oculata da parte dei Governi
e dei cittadini europei. In relazione a reti di monitoraggio ornitologico realizzate nel territorio della
Comunità da Organizzazioni Non Governative (ONG), la Direttiva Uccelli riconosce liste di specie
meritevoli di livelli diversi di protezione, in base alle loro situazioni demografiche. Specie di
particolare rilevanza, inserite nell’Allegato I della Direttiva, meritano azioni immediate e concertate
di conservazione e gestione che vengono in genere definite in base a Piani d’Azione redatti su
scala comunitaria, i quali vedono poi livelli locali di realizzazione nei diversi Stati Membri.
Specie di uccelli, molti dei quali migratori, che invece mostrano popolazioni sufficientemente stabili
sono riconosciute tra quelle che possono essere oggetto anche di prelievo venatorio. La gestione
della caccia in un’area geografica relativamente ristretta quale il territorio della Comunità Europea,
ma suddivisa in un numero elevato di Stati che si caratterizzano per storie e culture tra loro anche
molto diverse, ha da sempre rappresentato una sfida complessa per la conservazione.
Da questa prospettiva la Direttiva Uccelli pone dei limiti importanti ed indubbiamente “illuminati”.
Partendo dal presupposto che il prelievo venatorio deve parzialmente sostituirsi e non aggiungersi
alla mortalità naturale, la Direttiva riconosce periodi sensibili nei quali sospendere le attività di

caccia. 

 Le Convenzioni Internazionali

- Convenzione di Parigi. Convenzione per la protezione degli uccelli adottata a Parigi il 18/10/1950
entrata in vigore il 17/1/ 1963 (Racc. 75/66/CCE del 20/12/1974, GUCE 28 gennaio 1975 n.21).
Recepita con Legge di ratifica del 24/11/1978, n. 812; Legge 11/2/1992, n.157) “Norme per la
protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” costituisce attuazione della
Convenzione di Parigi (art.1 comma 4).

- Convenzione di Ramsar. Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale, in
particolare quali habitat degli uccelli acquatici. Ramsar, 2/2/1971, recepita in Italia con DPR
13/3/1976, n. 448; DPR 11/2/1987, n. 184 “Esecuzione del protocollo di emendamento della
convenzione internazionale di Ramsar del 2 /2/1971 sulle zone umide di importanza internazionale
adottato a Parigi il 3/12/1982”.

- Convenzione di Berna. Convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica e l’ambiente
naturale in Europa del 19/9/1979, recepita in Italia con Legge di ratifica, del 5/8/1981, n. 503; legge
collegata L. 157/92. Emendamenti agli allegati I, II e III della Convenzione, approvati dal Comitato
Permanente il 5/12/1997, entrati in vigore in Italia il 6/3/1998.

- Convenzione di Bonn. Convenzione internazionale per la tutela delle specie migratorie (CMS) del
23/6/1979, recepita in Italia con Legge di ratifica 25/1/1983, n. 42 (Supp. Ord. G.U. 18/2/1983, n.48

martedì 24 giugno 2014

Alluvione del 17 Giugno 2014

Le forti piogge concentrate in un solo punto hanno causato danni enormi sia alla fauna che alla flora del Parco.Siamo consapevoli che il surriscaldamento del Pianeta ci stà portando all'autodistruzione. Nonostante tutto, si continua a costruire nei pressi delle Lame. Solchi scavati dalla natura da fiumi, torrenti che un tempo scorrevano lungo il loro alveo,oggi prosciugati ma che mantengono sempre il loro aspetto,ma soprattutto la funzione di far defluire le acque.Dovrebbero cambiare i parametri e le leggi che regolamentano le costruzioni,l'ultima novità è la lottizzazione di circa 1000 appartamenti nei pressi del parco a circa 150 mt. dal perimetro che delimita l'area del parco naturale regionale Lama balice un altro colpo basso ad un corridoio ecologico di notevole importanza per la sua Biodiversità.Lama balice  ancora una una volta è riuscita  a reggere un fiume in piena, ma non dappertutto, che nei pressi della foce non ha riuscito a mantenere il suo percorso causando una esondazione di circa 100 mt. allagando la strada che percorre di lato il torrente e in alcuni tratti al disotto causando non pochi problemi alla circolazione.Anche questa volta c'è andata bene,ma fino a quando?










giovedì 13 marzo 2014

LAMA BALICE A FEBBRAIO-MARZO 2014

Siamo a Febbraio e il Parco incomincia svegliarsi.Alcune specie di orchidea sono già fiorite,altre si apprestano a farlo.I Rettili si sono svegliati dal loro letargo.Presenti ancora le specie di Avifauna svernante.L'Usignolo di fiume con il suo canto inconfondibile risuona nel solco scavato milioni di anni fà dal torrente tiflis. L' Occhiocotto,il Verzellino si fanno sentire con i loro canti nuziali.
Le Poiane i Gheppi incominciano a volteggiare nel cielo del Parco con i loro riti di corteggiamento.
Le Gazze costruiscono i nidi,il canto della Tortora dal collare ci catapulta nei mesi caldi,la migrazione e' iniziata,insomma la natura risponde al cambiamento climatico, che da diversi anni il nostro Pianeta stà vivendo.Per alcune specie il periodo di Febbraio è normale ma per altre stiamo in anticipo.Molti Scienziati dicono che stiamo attraversando un'altra Era glaciale altri attribuiscono questi cambiamenti all'Uomo.
Facciamoci un esame di coscienza.Cosa stiamo facendo per fare in modo che tutto questo non avvenga?
Cementificazione,distruzione degli Habitat,uso intensivo di prodotti chimici in agricoltura.
Anemone coronaria
Biacco
Lucertola
Ophris passionis
Agricoltura intensiva,discariche abusive,emissione di CO2.......Ci stiamo auto distruggendo.Le leggi ci sono,i nostri politici sono bravi a farle il problema e metterle in atto,poi ci siamo anche noi che con i nostri gesti quotidiani del tutto normali, all'apparenza, ma in verità non lo sono.La natura siamo noi,facciamo parte di Essa.Il protocollo di Kyoto,che fa seguito alla convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici,è uno dei più importanti strumenti giuridici internazionali volti a combattere i cambiamenti climatici.
Gru
Luì piccolo
Lasiommata megera
Carrubo
Martin pescatore


"L'uomo"
Geco
Usignolo di fiume
Passera scopaiola (svernante)
Barlia robertiana

Chiocciola